mercoledì 21 maggio 2014

VADEMECUM: COSÌ USCIREMO DALL'EURO

Perché il nostro paese deve uscire dall'euro? 
Come può riprendersi la sua sovranità?

60 RISPOSTE AI SOSTENITORI DELL'EURO-DITTATURA


scarica il VADEMECUM 
Stampalo! Diffondilo!
Se ne desideri delle copie già stampate 
(ordine minimo dieci copie per un totale di 20€) 
scrivi a: sinistracontroleuro@gmail.com

Il Vademecum è stato elaborato da Leonardo MazzeiMimmo Porcaro Beppe De Santis. Approvato l'8 maggio dal Comitato operativo nazionale del Coordinamento.

Non c'è quasi più nessuno che difenda l'Unione Europea (UE) così com'è. I suoi trattati, le sue regole, i suoi diktat, i suoi sacrifici sono ormai indifendibili.

E, tuttavia, la casta oligarchica che l'ha costruita e che la governa non intende fare marcia indietro. Ma è riformabile l'UE? Noi pensiamo di no. L'Unione ha infatti una natura ben precisa, che non è modificabile dall'interno. Questa è la ragione per cui ai tanti propositi di renderla "più democratica" e "più solidale", non segue mai alcun cambiamento concreto. Non a caso l'Unione Europea nasce con il Trattato di Maastricht, ed i suoi scopi sono chiari fin dall'inizio: creare uno spazio continentale in cui le politiche liberiste non abbiano più alcun freno; assegnare ogni potere ad una casta di tecnocrati al servizio dei centri decisionali di un capitalismo sempre più dominato dalla finanza; distruggere progressivamente ogni diritto ed ogni conquista sociale.

Se negli anni l'UE si è rivelata sempre più per quel che è, un mostro scatenato contro il popolo lavoratore e contro la democrazia, questo non è avvenuto per caso bensì perché questa è la sua funzione e la sua natura. In questo progetto di dominio sui e contro i popoli un ruolo fondamentale lo gioca l'euro, la moneta unica in nome della quale ogni sacrificio viene chiesto ed imposto. Noi pensiamo che si debba uscire dall'euro e dall'UE, come primo passo per impedire una catastrofe economica e sociale ancora più grave di quella già in corso da anni. Il passo decisivo per riconquistare la sovranità nazionale, popolare e democratica, è oggi l'uscita dall'euro.

A corto di argomenti, il regime eurista ha scatenato una vera e propria campagna terroristica contro chi mette in discussione la moneta unica. I temi di questa propaganda martellante occupano ogni giorno le pagine dei giornali e gli schermi televisivi. E spesso, talvolta in buona fede, vengono ripresi anche da chi si dice critico sulle politiche dell'UE. Abbiamo perciò raccolto le principali domande ed obiezioni che vengono rivolte a chi, come noi, si batte per l'uscita dall'euro. Ed abbiamo cercato di farlo senza sfuggire alle questioni più spinose. Buona lettura.

6 commenti:

  1. Scusatemi la puntualizzazione sicuramente condivisibile da parte di tutti noi. Nei titoli e nelle premesse, non semplificherei rivolgendo l'attenzione sulla sola uscita dall'euro, ma parlerei della necessaria dissoluzione dell'U.E. antidemocratica e vera causa dell'esautorazione della Costituzione repubblicana del 1948. Concentrando l'attenzione unicamente sull'arma (l'euro) invece che su chi la detiene (l'Unione Europea) oltre che fare il gioco dei liberisti (ora rappresentati dalla lega), si rischia di far passare un messaggio semplificato ed in quanto tale inefficace ed incompleto.

    RispondiElimina
  2. Panzane. Che una istituzione possa avere nella sua storia dei momenti di "destra", è pacifico. Ciò non significa necessariamente che la "logica" conseguenza ne sia la dissoluzione. Esiste la democrazia, l'impegno, la partecipazione, e il voto. E stiamo attenti alle conseguenze di certe istanze barricadere.

    RispondiElimina
  3. Che una istituzione possa avere nella sua storia dei momenti di "destra"?
    L'Unione Europea come è configurata nei trattati è un'istituzione oligarchica dove il voto dei cittadini non conta assolutamente nulla, tantomeno nel riformare i trattati stessi.
    Io leggerei i trattati internazionali che costituiscono l'Unione Europea e cercherei di studiare quali siano i poteri del parlamento europeo prima di dire "Panzane" alle riflessioni degli altri!
    Roberto, se vuoi semplificarti il compito fatti un giro qui:
    http://simoneboemio.blogspot.it/2012/08/legge-2-agosto-2008-n.html
    ed approfitta dei link ai siti ufficiali che fornisco.
    Poi ne riparliamo.

    RispondiElimina
  4. Il problema non è uscire dal polo imperialista europeo ma quello di fuoriuscire dal capitalismo in crisi.E' inutile lottare contro gli effetti del potere ma contro il potere stesso e del quale lo stato sovrano ne è il cuore.Il problema non è ritornare ad un'indistinta sovranità nazionale e ripartire dalla costituzione repubblicana.Quest'ultima è un'arnese inservibile ,fatta come elemento di compromesso sociale e sempre vanificata nelle sue parti democratiche reali dalla dittatura della classe dominante.Dopo 67 anni che cazzo vuoi difendere,occorre riscrivere un'altra carta costituzionale a favore delle classi oppresse e degli odierni dominati che della sovranità nazionale non sanno che farsene e inoltre mi pare che questo sia invece il progetto dei patrioti reazionari e piccolo borghesi,nonchè fascisti e razzisti alla Salvini o alla Marie Le Pen.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi dispiace ma sulla sovranità e la sua fondamentale importanza non hai capito niente. Senza sovranità non puoi nulla.

      Elimina